Applicazioni > Tubificio con laminatoio a passo pellegrino
La crescente flessibilità sulle linee di produzione impone anche per i sensori una elevata adattabilità alle diverse situazioni; geometrie di prodotto e temperature di processo che cambiano, nonché irraggiamento e temperature ambiente molto elevate non sono una rarità.
Nei laminatoi a passo di pellegrino le condizioni sono gravose, ad esempio nella produzione di tubi senza saldatura, dove barre in acciaio di qualche tonnellata vengono dapprima riscaldate fino a circa 1300°C nel forno rotativo. Dopo essere stata descagliata, la barra viene tra-sformata in un forato, utilizzando una punta e forze di spinta che arrivano a circa 2000 t. Inizia quindi la fase di formatura del tubo, che viene laminato fra rulli posti su assi obliqui e allungato sull’asta-mandrino; la parete si assottiglia. In questa applicazione si è deciso di utilizzare il sensore all’infrarosso Piros OKA 2038.38 G con tubo parzializzatore OL 19. Il segnale comanda il movimento del dispositivo di centraggio e della spalla. Con l’accessorio OL 19 si riduce l’angolo visivo e si prevengono disturbi dovuti al vapore durante il raffreddamento.
Grazie alla soglia d’intervento regolabile, il sensore può essere adattato in modo ottimale alle condizioni di lavoro presenti; se cambiano continuamente, è possibile utilizzare il modello con Teach-In. Il sensore Piros ha un corpo compatto in acciaio inox e resiste a temperatura ambiente max di 75°C. Utilizzando la custodia con mantello di raffreddamento la temperatura ambiente può arrivare fino a 200°C, mentre con la fibra ottica e l’ottica separata è possibile posizionarsi in ambienti con temperature fino a 600°C.
In breve
Manutenzione pressoché assente
Adatto per ambienti con elevate temperature
Riconoscimento dell’energia irraggiata da corpi caldi anche su lunga distanza
Auto-taratura nella versione Proxi-Teach-In
Regolazione della soglia d’intervento con potenziometro a scala